Pityriasis versicolor
La Pityriasis versicolor è un’infezione cutanea da Malassezia furfur, un fungo che può esistere sia come lievito che come muffa (un fungo detto dimorfico).
E’ un componente normalmente innocuo della normale flora cutanea ma in alcune persone può provocare le manifestazioni cliniche di una micosi. Quelle più colpite sono normalmente in buona salute.
I fattori predisponenti comprendono il caldo, l’umidità (più frequente quindi nei mesi estivi) e l’immunosoppressione dovuta a prolungate terapie con corticosteroidi, la denutrizione, il diabete o altre patologie. L’ipopigmentazione (chiazze bianche) della tinea versicolor è dovuta all’inibizione della tirosinasi causata dalla produzione di acido azelaico da parte della M.furfur.
Sintomatologia
La tinea versicolor è normalmente asintomatica. Classicamente provoca la comparsa di molteplici lesioni desquamate scure, marroni, color salmone, rosa o macchie bianche desquamanti localizzate sul tronco, collo, addome e più raramente sul viso. Le lesioni possono confluire.
Nei pazienti di pelle chiara la malattia viene spesso diagnosticata nei mesi estivi in quanto le lesioni non si scuriscono e diventano più evidenti rispetto alla cute abbronzata. La tinea versicolor non è particolarmente contagiosa.
Diagnosi
La diagnosi di tinea versicolor si basa sull’aspetto clinico e nei casi dubbi sull’identificazione da parte del dermatologo delle ife e delle cellule germoglianti nei preparati a fresco trattati con idrossido di potassio su campioni prelevati con scarificazione cutanea. L’esame con la lampada (luce) di Wood evidenzia una fluorescenza dorata chiara.
Trattamento
Il trattamento della tinea versicolor si basa sull’impiego di farmaci antimicotici topici.
Tra questi, se si tratta di forme non particolarmente estese, sono molto efficaci gli azolici topici (ketoconazolo, miconazolo, econazolo, per citarne solo alcuni tra quelli reperibili nelle farmacie e parafarmacie). Meglio utilizzarli una o due volte al giorno mediamente per non meno di tre settimane.
Nei pazienti con malattia estesa e in caso di recidive frequenti, è consigliabile associare un antimicotico per via orale (itraconazolo e fluconazolo, tra quelli efficaci).
L’ipopigmentazione da tinea versicolor è reversibile in alcuni mesi. La recidiva è frequente dopo il trattamento anche a distanza di mesi o anni. Un’igiene accurata nonché le indicazioni e i consigli dati dal medico di famiglia o dal dermatologo possono ridurre il rischio di recidive.
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