A chi, durante la stagione estiva, non è capitato di avere a che fare con punture di insetti? Con la bella stagione, infatti, è molto più frequente la presenza di insetti di ogni genere che possono pungerci provocando fastidiose, pruriginose e/o dolenti vescicole, pomfi o altre reazioni cutanee.

I luoghi privilegiati da questi  fastidiosi “esserini” sono gli ambienti caldi e umidi, ma anche boschi, prati di campagna, prati cittadini e piscine. Insomma tutti quei luoghi all’aria aperta in cui si è più vulnerabili ed esposti. Comunque, la maggiore parte di punture non causano niente altro che un fastidio non sempre comunque  facilmente sopportabile, a meno che non si tratti di zone sensibili come occhi, labbra e gola dove le manifestazioni possono talvolta acquisire degli aspetti anche preoccupanti. In alcuni casi infatti possono anche portare  a reazioni allergiche,molto pericolose tanto nei bambini quanto negli adulti. Esistono diversi tipi di punture, vediamo quindi come riconoscerle e come intervenire in maniera efficace.

 

Tipi di punture di insetti

Tra quelli che pungono frequentemente l’uomo i più comuni sono:

Tafani,  pulci, zanzare, api e vespe, ragni, moscerini, calabroni, zecche, cimici da letto, mosche, formiche, pappataci, scorpioni.

Alcuni pungono l’uomo semplicemente per nutrirsi, come nel caso degli ematofagi, quelli che si nutrono di sangue (tra cui zanzara tigre, tafano, pappatacio e pulce)

Altri invece pungono per difendersi se avvertono un pericolo per se stessi, come nel caso dell’ape, della vespa o del calabrone che possono provocare una puntura anche molto dolorosa.

Come riconoscere le punture di insetti

Le punture sono molto diverse tra loro. Saperle riconoscere fa la differenza per intervenire subito ed efficacemente.

1 - Zanzara, la più diffusa: causa l’insorgenza di un pomfo più o meno arrossato normalmente molto pruriginoso;

2 - Pappatacio: le sue punture causano dei “ pizzichi” prevalentemente innocui ma associati ad un prurito intenso spesso superiore a quello indotto dalle zanzare;

3 - Cimice da letto: provoca l’insorgenza di piccole bolle che insorgono spesso a gruppi, in file di due o tre. Sono molto urticanti a causa della sostanza irritante contenuta nella saliva dell’insetto;

4 - Pulce: punge spesso i piedi e le caviglie lasciando segni “rossi” a grappoli che,in soggetti molto sensibili, portano a un quadro di orticaria papulosa;

5 - Zecca: la zona punta inizia a gonfiarsi e a prudere; quando la zecca viene estratta, operazione non sempre facile, compare come esito una lesione crostosa; le punture di zecca sono potenzialmente pericolose in quanto responsabili se non estratte, nel lungo periodo, dell’insorgenza della Malattia di Lyme;

6 - Ape: provoca nel punto in cui l’aculeo è entrato nella pelle l’insorgenza di una lesione vescicolosa, talvolta pustolosa o pomfoide;

7  - Vespa, Calabrone; le loro punture provocano molto bruciore e la zona interessata si presenta gonfia (edematosa) ;

8 - Tafano: la sua puntura è più dolorosa di quella di un’ape e le lesioni provocate sono abbastanza accentuate e profonde;

9  - Formica rossa: la sua puntura può causare l’insorgenza di una lesione eritemato-vescicolosa/pustolosa;

10 -  Ragno: molto pericolosa è la specie violino che porta alla comparsa di una “ferita a bersaglio” che con il passare dei giorni, se non rapidamente trattata diventa sempre più eritematosa ed edematosa.

11 -  Scorpione: la maggioranza delle specie presenti in Italia sono innocue,m a le loro punture sono molto dolorose e possono provocare intorpidimento e aumento della temperatura cutanea della parte interessata.

 

Come trattare le punture di insetti

Riconoscere subito quale insetto abbia punto (non senpre facile!) è importante per sapere quale sia il modo più indicato per trattare il problema e ridurre la sintomatologia.

  • Stick dopo puntura a base di ammoniaca se si tratta di lesione localizzata;
  • Il prurito se accentuato, esteso e mal tollerato può essere controllato e attenuato dall’uso di antistaminici per os o im/ev;
  • Creme a base di cortisone e/o cortisonici per via sistemica se la sintomatologia si presenta molto rilevante e le lesioni sono diffuse;
  • In casi gravi, in pazienti tendenzialmente allergici e a rischio, l’uso di adrenalina diventa indispensabile.  

Infine è essenziale ricordare che se non si è al corrente di essere allergici o comunque in tutti quei casi in cui le reazioni alla puntura sembrano aggravarsi in poco tempo, provocando febbre, vertigini, malessere diffuso, reazioni edematose e/o orticariodi estese, è necessario recarsi subito al pronto soccorso o consultare il proprio medico di famiglia o lo specialista.

 

 

Articolo a cura del 

Prof. Maurizio Coppini

 

 

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